Sui costi della sicurezza
Sui costi della sicurezza
Sui costi della sicurezza si è detto e si dice di tutto e di più. C'è però un'ipocrisia di fondo infinita. Si condannano imprenditori per la gestione della sicurezza, si girano "scoop" nei cantieri; i politici, locali e nazionali, si riempiono come sempre la bocca di belle e inutili parole, senza sapere nemmeno di cosa stanno parlando. Tutti bravi! E belli. Ma nessuno che vada a fondo. Sull'argomento si discute, anzi si parla, come quando si fa gossip, con la superficialità tipica di chi non è interessato veramente alla questione, nè a trovare qualche soluzione.
Voglio dire come stanno le cose.
E' una semplice, banale (ma nessuno lo dice) questione di soldi!
immagine tratta dal sito Punto Sicuro |
Chiunque abbia lavorato in cantieri, forse non delle società più blasonate, ma di quelle che rappresentano almeno il 70% della forza lavoro in Italia (le piccole e medie imprese, quelle che tra qualche anno non esisteranno più grazie ai nostri governi...) sa di cosa parlo: appalti vinti con il 35-40% di ribasso, dove si subappaltano (in modo mascherato, dato che la legge lo vieta ma poi nessuno, anche qui, va a fondo della questione nel vigilare) con un ulteriore 10-15% di ribasso. Come fanno le imprese a lavorare compresse nel loro 50% (e anche di meno) del valore scritto nei prezziari che su alcune lavorazioni sono anche "risicati"?
Perché si permette che vengano appaltate opere a cifre ridicole pretendendo poi che si lavori "in sicurezza"? Perché il legislatore scrive, legifera, e poi se ne lava le mani? Ci vuole poco a capire che è inutile impedire il ribasso sull'importo della sicurezza quando poi si permette di ribassare fino al 50% (reale) il resto dei prezzi.
E' sufficiente bendarsi gli occhi e sperare che non accada nulla, salvo poi demandare al magistrato la verifica dei "cattivi imprenditori"?
Esiste un giornalista da qualche parte che sia capace di non girare semplicemente nei cantieri a documentare i buchi non protetti e i parapetti smontati senza andare a fondo del perché succede questo? Una volta i giornalisti facevano "inchieste" (ancora oggi qualcuno lo fa in verità), adesso vanno di moda i "servizietti" di pochi minuti che a nulla servono se non a mantenere il popolo nell'ignoranza della verità e il legislatore salvo da ogni responsabilità (perché lui le leggi le ha fatte...).